La valutazione con Win OS Manager

Win OS Manager è un software originale la cui specifica finalità è quella di aiutare i professionisti che lavorano in campo sanitario a gestire nella pratica clinica lo stress ossidativo. Con questo termine si intende una condizione patologica caratterizzata da uno squilibrio fra produzione (aumentata) ed eliminazione (ridotta) di specie chimiche reattive ad attività ossidante, comunemente indicate come "radicali liberi". continua...

Per informazioni: www.hedsrl.it

Oggi, grazie alla tecnologia del FRAS 4, è possibile valutare in maniera globale il livello di stress ossidativo, eseguendo su un piccolo prelievo ematico ottenuto mediante digitopuntuta del polpastrello, due test diagnostici altamente innovativi, in grado di fornire informazioni precise ed affidabili non solo sugli "aggressori" (i radicali liberi, attraverso il d-ROMs test) ma anche sulle nostre capacità di "difesa" (il potere antiossidante plasmatico, attraverso il BAP test).

L'opportunità di eseguire uno o ambedue i test dipende dalla finalità che ci si prefigge e, in definitiva, dalla tipologia dei candidati alle suddette analisi, ovvero: soggetti sani, pazienti con malattie correlate con lo stress ossidativo o soggetti sottoposti a trattamenti in grado di favorire uno squilibrio in senso pro-ossidante del bilancio ossidativo.

Per i soggetti apparentemente sani, la finalità della valutazione è quella di identificare un'eventuale condizione misconosciuta di stress ossidativo e, quindi, prevenirne le conseguenze indesiderate (invecchiamento, malattie ecc.). Se i soggetti in questione non sono esposti a fattori specifici in grado di aumentare la produzione di radicali liberi, è sufficiente eseguire solo d-ROMs test. In realtà a questo test dovrebbero sottoporsi, periodicamente, tutti i soggetti sani, perché non esiste individuo che non sia esposto al rischio di produrre – in senso assoluto o relativo – quantità eccessive di radicali liberi. Infatti, tutti, purtroppo, contro la nostra volontà, siamo esposti, anche se con frequenza variabile, alle radiazioni solari, agli inquinanti atmosferici, ai contaminanti alimentari, alle infezioni e così via. Per i soggetti, sempre apparentemente sani, ma che sono esposti più costantemente dei precedenti, per ragioni diverse (stile di vita inadeguato, attività professionale ecc.), a fattori in grado di favorire lo stress ossidativo, bisogna fare una distinzione preliminare. Infatti, se il fattore al quale è esposto il soggetto agisce prevalentemente favorendo la produzione di radicali liberi (es. esercizio fisico eccessivo senza adeguato allenamento, sovrappeso, fumo di sigaretta, assunzione eccessiva di bevande alcoliche, ecc.) è sufficiente eseguire solo il d-ROMs test come test di "screening". Se, viceversa, il fattore di rischio al quale si è esposti agisce prevalentemente riducendo le "difese antiossidanti" (es. vita sedentaria, regime alimentare inadeguato, ridotto assorbimento di principi nutritivi per patologie gastro-intestinali, eccessivo "consumo" di antiossidanti rispetto alla quota introdotta, ecc.) è, in linea di massima, indicata l'esecuzione sia del d-ROMs test che del BAP test.

Per tutti quei pazienti con diagnosi di malattia correlata con lo stress ossidativo (es. m. di Alzheimer, ictus, infarto, ecc.) le finalità della valutazione globale, da effettuarsi sempre con ambedue i test, sono: a) monitorare lo stress ossidativo e prevenirne le conseguenze, b) monitorare l'efficacia della terapia specifica sulla patologia in atto e, aspetto non trascurabile, c) monitorare l'efficacia della terapia specifica combinata con quella antiossidante sullo stress ossidativo associato alla patologia in atto. Riguardo a quest'ultima finalità, occorre sottolineare che in molte delle patologie sopra elencate, quasi tutte ad andamento cronico, lo stress ossidativo tende a configurarsi come un fattore di rischio aggiuntivo e, come tale, deve essere controllato per rendere ottimali i risultati della terapia.

In altri termini, l'evidenza, attraverso il FRAS 4, di una condizione di stress ossidativo costituisce un indice di controllo incompleto della malattia e, pertanto, suggerisce al clinico un approccio terapeutico integrato, ove trovino adeguata collocazione non solo i farmaci o gli interventi chirurgici tradizionali, ma anche la correzione dello stile di vita e, eventualmente, l'assunzione di antiossidanti (la cui efficacia può essere monitorata adeguatamente con il BAP test).

Infine, per tutti i pazienti sottoposti ad interventi terapeutici, sia di tipo farmacologico (es. antiblastici, pillola, ecc.) che chirurgico (es. trapianti di organo, by-pass, ecc.), compresa la dialisi, in grado di compromettere il bilancio ossidativo in senso proossidante, le finalità dei due test sono quelle di identificare e prevenire lo stress ossidativo e le sue conseguenze e, in particolare, monitore l'efficacia di eventuali misure messe in atto per prevenire il danno tissutale da stress ossidativo.